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Giro Next Gen, un lasciapassare per il mondo dei grandi

06/06/2023

Ci sono corse che non mentono, corse che aprono la strada verso un grande futuro. Il Giro Next Gen è senza dubbio una di queste. Nato nel 1970, ha cambiato nome diverse volte negli anni, da Baby Giro a Girobio, passando per il Giro d’Italia Giovani e il Giro U23: ora, con il nuovo corso di RCS Sport, la gara punta a crescere ancora come Giro Next Gen.

Un elemento, però, è rimasto costante nelle 45 edizioni che si sono svolte fino ad ora: la qualità dei partenti. Le strade italiane hanno infatti visto passare tantissimi talenti prima che spiccassero il volo. Alcuni sono diventati buoni corridori, altri invece sono diventati veri e propri fuoriclasse. Lo si capì fin da subito che chi brillava in questa corsa avrebbe avuto un futuro luminoso, d’altronde è sempre stato un Giro d’Italia in miniatura e alla strada, si sa, non si può mentire.

La seconda edizione la vinse Francesco Moser, la terza Gianbattista Baronchelli e poi via così con nomi che poi il mondo del ciclismo, pian piano, avrebbe imparato a conoscere. Si imposero anche Pëtr Ugrjumov, Wladimir Belli, Francesco Casagrande, Gilberto Simoni e l’astro nascente Marco Pantani, che fece 3° nel 1990, 2° nel 1991 e 1° nel 1992. La storia non è cambiata neppure negli ultimi anni e, anzi, la gara è diventata sempre di più obiettivo primario nella stagione dei ragazzi U23 più forti del mondo.

Dal 2017 ad oggi l’albo d’oro si è arricchito di corridori come Pavel Sivakov, Aleksandr Vlasov, Tom Pidcock e Juan Ayuso, tutti atleti che anche tra i professionisti stanno dimostrando di avere numeri decisamente sopra la media. Sul podio, poi, ci sono finiti anche corridori che molto recentemente si sono esaltati al Giro d’Italia, quello dei grandi, come Jai Hindley (vincitore della Corsa Rosa nel 2022 e 3° al Giro Next Gen 2017) e João Almeida (a podio quest’anno e 2° nel 2018 tra i giovani).

 Insomma tutti elementi che fanno capire quanto questa corsa sia propedeutica a una carriera professionistica di assoluto valore, e in alcuni casi senza dubbio scintillante. Nel 2023 parteciperanno tutte le formazioni satellite dei team WorldTour più prestigiosi, che unite alle migliori squadre italiane racchiuderanno davvero il gotha del ciclismo U23. Prepariamoci ad assistere alla nascita di una, o più, nuove stelle.

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