È piccolo e minuto, ma Jarno Widar in questo Giro Next Gen 2024 sta giganteggiando in gruppo. Vincere in Maglia Rosa non è mai cosa banale, a maggior ragione farlo dopo 172 km e 3200 metri di dislivello. Lui ci è riuscito, nonostante per sua stessa ammissione oggi non si sentisse benissimo, o almeno non come a Pian della Mussa, dove “ha mostrato la migliore versione di sé stesso”.
Il giovane belga, però, è riuscito a resistere al forcing di Mathys Rondel (Tudor) e piazzare un’altra zampata nell’ultimo chilometro della scalata verso Fosse. Erano tutti sfiniti, la prima ora di corsa è volata via a 53,8 km/h, poi tra scatti e controscatti non ci si è mai realmente fermati. A metà dell’ultima salita, dopo il lavoro dei compagni, Rondel si è messo in testa al gruppo e col suo ritmo ha provato a staccarli tutti.
Ci è quasi riuscito, ma in tre alla fine gli sono rimasti a ruota, oltre a Widar anche gli spagnoli Pablo Torres (UAE Team Emirates) e Pau Martí (Israel-PremierTech), e alla fine tutti e tre gli sono scappati nell’ultimo chilometro. Widar ha cementato la sua leadership mentre Rondel ha rischiato di compromettere il suo piazzamento sul podio, visto che Torres e Martí gli hanno recuperato 13” più abbuoni, con il primo che è balzato al 2° in generale e il secondo che lo ha appaiato con lo stesso identico tempo.
Difficilmente ci saranno capovolgimenti in classifica negli ultimi due giorni, per stessa ammissione di Widar, ma guai ad abbassare la guardia, perché basta una giornata storta o una caduta, come capitato oggi a Wouter Toussaint (Wanty-ReUz-Technord), e si rischia di perdere tanto. Il secondo, il terzo e il quarto, Torres, Rondel e Martí, sono racchiusi in 6”, quindi almeno tra di loro è lecito attendersi una bella bagarre.