Inizio di prestigio per il Giro Next Gen 2024, che scatterà da Aosta con una cronometro individuale di 8,8 km con partenza e arrivo proprio dal capoluogo valdostano. Vista l’area geografica, è impossibile garantire una prova totalmente pianeggiante e infatti, a metà percorso, i corridori saliranno da Località Grande Charriere a Beauregard (salita di circa 1200 metri), dove è posto l’intermedio. La prima Maglia Rosa, quindi, dovrà essere molto brava a gestirsi su un percorso piuttosto insidioso.
Aosta è Considerata la “Piccola Roma delle Alpi” per la quantità di edifici di epoca romana perfettamente conservati, ma anche perché circondata da vette maestose come il Mont Emilius e la Becca di Nona. E per gli amanti dello sci e della natura, un’avveniristica e suggestiva cabinovia a due passi dal centro (la tappa partirà proprio da qui) conduce direttamente sulle piste di Pila.
Ma sappiamo bene che quando si scopre una nuova città, la gastronomia è una delle prime cose per cui ci si interessa. La cucina valdostana è fatta di prodotti genuini e saporiti che hanno nei formaggi e negli insaccati il loro punto di forza, con prodotti DOP come la Fontina, il Fromadzo, lo Jambon de Bosses e il Lardo di Arnad. Anche per gli amanti dei vini c’è spazio per divertirsi, vista la viticoltura “eroica” di montagna con vigneti terrazzati in forte pendenza che richiedono un lavoro duro ma che ha consentito, soprattutto negli ultimi anni, la riscoperta e la promozione di un patrimonio di vitigni autoctoni di grande pregio. E poi ci sono la grappa, che può essere bianca, invecchiata in botti di rovere, oppure aromatizzata con erbe, frutti, miele e spezie, e il genepì – un liquore raffinato che nasce da una piccola pianta aromatica che cresce sopra i 2000 metri di altitudine del genere Artemisia – ottimo digestivo che “sa di montagna”.
Il ciclismo, ad Aosta, è di casa, ha ospitato diverse volte il Giro d’Italia e in un’occasione, è stata anche arrivo di tappa al Tour de France. Era il 1949 e Fausto Coppi e Gino Bartali firmarono un grande uno-due azzurro. Al Giro, invece, ci vinsero Franco Bitossi, Eddy Merckx e Gianni Bugno. Mica corridori da poco…