Questo ragazzo si sta facendo largo senza troppi complimenti. Dopo un inizio di stagione travolgente, Luke Lamperti si impone anche nella prima volata del Giro Next Gen in quel di Magenta e comincia a sognare concretamente il passaggio tra i professionisti il prossimo anno. Il corridore californiano ha concretizzato alla perfezione il lavoro della sua Trinity Racing, che lo ha lanciato a tutta velocità nell’ultimo chilometro, battendo di mezza ruota il talentuoso Alberto Bruttomesso (CT Friuli), prima Maglia Rosa lo scorso anno e già promesso sposo della Bahrain Victorious.
Lamperti ha sempre avuto la velocità nel sangue: da bambino correva in motocross, poi ha deciso di togliersi il motore da sotto il sedere e ha scelto la bicicletta, pur comunque continuando ad andare davvero forte e mettendo in mostra un altro motore, quello delle sue gambe. La Trinity Racing – che di talenti se ne intende, visto che ha allevato anche un certo Tom Pidcock, vincitore tra le altre cose del Giro U23 nel 2020 – non se lo è fatto sfuggire e adesso se lo coccola. Così Lamperti si è trasferito in Europa, passando dal sole della California a quello della Costa Brava spagnola (vive a Girona), facendo qualche capatina ogni tanto al quartier generale della squadra in Gran Bretagna.
Quando torna negli Stati Uniti si diverte nei criterium, dei quali si è addirittura laureato campione nazionale nel 2021 e 2022. Il modo ideale per allenare potenza, colpo d’occhio e tecnica in bicicletta, tutti aspetti che Lamperti sta dimostrando ampiamente di possedere in questa prima parte di 2023. Se ne parlava bene già da un paio d’anni, ma quest’anno si sta trasformando in un vincente, che nel ciclismo, si sa, non è mai un dettaglio.
Nel giro di 4 mesi si è imposto in una tappa della Volta ao Alentejo, del Circuit des Ardennes e del Tour de Bretagne, ha vinto la Rutland-Melton e un paio di settimane fa si è preso anche 3 frazioni del Tour of Japan. Vincendo oggi a Magenta ha alzato anche la qualità, e l’impressione è che abbia appena iniziato.