Terza tappa e già si comincia a salire in maniera piuttosto decisa. Si parte da Vèrres e dopo 110 km piuttosto movimentati, che porteranno il gruppo dalla Valle d’Aosta al Canavese e a risalire le valli del Lanzo, una volta arrivati a Ceres, si comincerà a salire per i 1761 metri di Pian della Mussa, famoso per il suo acquedotto.
Parliamo di una salita vera, lunga 20,1 km, abbastanza pedalabile per 16 km, con pendenze dal 4 al 6%, e poi più impervia nella parte finale, con pendenze costanti tra il 9 e il 10%. Chi punta a conquistare la Maglia Rosa dovrà per forza di cose farsi trovare pronto e, perché no, cominciare a mettere un po’ in difficoltà tutti gli avversari.
In partenza ci sarà grande festa: Vèrres si trova all’imbocco della Val d’Ayas, dove spicca l’imponente maniero degli Challant, un cubo perfetto che si colloca come baluardo della vallata conosciuta ancora oggi con il nome della nobile famiglia. Il Comune di Vèrres organizza dall’autunno del 2014, il primo weekend di ottobre, l’ormai celebre sagra gastronimica “A Verrès, La Zucca… dall’orto alla Tavola” che vuole essere la giusta celebrazione di un frutto della terra, esaltandone la bontà in tutte le sue declinazioni e varietà. Famoso, inoltre, è il carnevale storico, che ogni anno vede protagonisti le figure di Pierre d’Introd e Caterina di Challant e rievoca la danza in piazza della contessa con i giovani del paese mentre la popolazione, entusiasta, acclamava “Vive Introd et Madame de Challant”.
Vèrres, inoltre, ha ospitato anche la partenza di una tappa del Giro d’Italia: era il 1997 e all’arrivo di Borgomanero (che i corridori del Giro Next Gen troveranno nella quarta tappa) vinse il toscano Alessandro Baronti.