Dopo la grande fatica (e la soddisfazione) della scalata dello Stelvio, il gruppo riparte con una frazione mossa e nervosa, in particolare nella seconda parte, che porta la corsa sul Lago di Garda. Da Cesano Maderno a Manerba del Garda per 159 km, con partenza attraverso la pianura a nord di Milano, costellata di centri abitati con le consuete difficoltà di attraversamento costituite dai normali ostacoli alla circolazione come rotatorie, spartitraffico e arredo urbano di vario tipo. Prima di Brescia la corsa sale verso il Lago di Iseo e scala il Passo Tre Termini (8,2 km al 5,8%), l’ascesa a Lumezzane (4,3 km al 4,4%) e il Passo di Sant’Eusebio (5,7 km al 3,1%) prima di scendere in riva al Garda con alcuni “dentini” finali adatti ad eventuali colpi di mano.

Gli ultimi 700 metri verso Manerba del Garda, inoltre, salgono al 5%, rendendo il finale ancora più incerto. La leggenda narra che Manerba fu eretta in devozione alla dea Minerva. Ella venne a nascondersi in questa valle, importante e suggestivo centro della Valtenesi, dove piantò i suoi ulivi e insegnò molte delle sue arti.

 E visto che andare forte in bicicletta è un’arte, sono tanti i corridori che proveranno ad imporsi sulle sponde del Garda. La tappa che Gil Gelders (Soudal-QuickStep DT) ha vinto a Cherasco è molto simile a questa, quindi attenzione a lui ma anche a Francesco Busatto (Circus-ReUz-Technord), Davide De Pretto (Zalf Euromobil Fior), Darren Rafferty (Hagens Berman Axeon), Alessandro Pinarello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Santiago Umba (GW Shimano-Sidermec), Thibaud Gruel (Groupama-fdj) e Jordan Labrosse (AG2R Citroën).