Dopo tre giornate tirate, il quarto giorno, gli sprinter avranno finalmente spazio per provare a lasciare il proprio timbro sul Giro Next Gen 2024. La Pertusio – Borgomanero di 139 km, infatti, non presenta difficoltà altimetriche, se non il GPM, breve e semplice, di Traversagna a 34 km dall’arrivo. Nel finale, a Borgomanero, un circuito di circa 11 km da ripetere due volte deciderà il vincitore della quarta tappa.
Pertusio, a pochi chilometri da Torino, è adagiata sulle prime pendici collinari a sud del Sacro Monte di Belmonte, dove si erge imponente l’omonimo Santuario, patrimonio Unesco dal 2003, è un territorio di tradizione contadina, dedito alla vite, alle mele e ai cereali, con un forte legame alla religiosità. La sua identità, infatti, si fonda sulla festa di San Firmino, che si svolge tutti gli anni ad inizio ottobre e raccoglie migliaia di fedeli. In quei giorni non manca ovviamente la bagna caoda (letteralmente “salsa calda”), piatto della tradizione, che è preparato con acciughe, olio e aglio ed utilizzato come intingolo per le verdure fresche della stagione autunnale.
Il centro di Borgomanero, dal canto suo, è stato costruito sul modello tardo medioevale della croce viaria; fu proprio il fatto di essere naturale crocevia delle strade che conducevano da Novara alla Riviera d’Orta e al Sempione, e da Torino e dalla Valsesia al Lago Maggiore, il motivo principale della costruzione del borgo, destinato a divenire punto di riferimento per il commercio.
Se per Pertusio si tratta di una prima volta assoluta nel grande ciclismo, Borgomanero ha ospitato arrivo e partenza di una tappa del Giro d’Italia 1997, mentre nel nuovo millennio è stata sede per qualche anno del GP Nobili Rubinetterie e poi della particolare cronocoppie Trofeo Città di Borgomanero, che annovera tra i suoi vincitori corridori come Ivan Basso, Vincenzo Nibali e Thor Hushovd.